Questa mattina, ero al telefono con l’amica sr. Maria Benedetta e dialogavo apertamente con lei di alcune situazioni, chiedendo consiglio.
Com’è bello sentirsi dire: “fammi pregare e poi ti saprò dire”.
Non si è più avvezzi a queste risposte. Quando si deve affrontare una situazione o si hanno dei dubbi, e si cercano delle risposte, ormai raramente ci si ritira in contemplazione e preghiera, rimanendo in ascolto. Si è persa questa abitudine, almeno per me.
Viviamo in un mondo dove per ogni domanda esiste una risposta o ne crediamo dell’esistenza. Stamane non mi sono sentito dire: cerchiamo in internet e su wikipedia. All’improvviso ho fatto un salto indietro nel tempo. Sono ritornato ai tempi del catechismo, quando ci insegnavano a recitare le preghiere.
Mi sono ricordato di una preghiera semplice e genuina, come quella recitata con i nonni. Come una di quelle preghiere che si recitavano per far smettere di piovere.
Oggi ancor più di ieri, abbiamo bisogno di queste risposte. Abbiamo bisogno di riscoprire la potenza e la verità della preghiera.
L’affidarsi consapevolmente a qualcuno che è più grande di noi, ecco la preghiera.
Abbiamo bisogno di tanta semplicità per ritrovare la verità.
Ancora una volta sr. Maria Benedetta mi spiazza positivamente: mi fa ricordare delle poche cose di cui abbiamo veramente bisogno.